10, 20, 30..e 40!

Oggi è uno di quei giorni in cui mi viene voglia di scrivere, come sapete ogni tanto mi capita, mi succede di pensare, pensare e i pensieri poi si collegano ad altri pensieri e a ricordi, e i ricordi ad altri, e così a volte mi ritrovo ad aver fatto voli pindarici, dalla mia infanzia felice, alla adolescenza, ai sogni mai avverati, agli affetti perduti. Un bel giro di walzer sulle persone che vedrò, le parole che dirò, sui miei bimbi, vittime inconsapevoli del mio essere volubile, del mio affetto smisurato, del mio bisogno di ordine, mentale e fisico, del mio amore per la creatività e per il lavoro, del mio amore per le cose belle. Dubbi affiorano sul mio essere moglie, sul mio essere amica, e madre e figlia. Quanto ho sbagliato e sbaglio da figlia, a cercare, ancora a quarant'anni, una emancipazione perenne, ad rifiutare l'aiuto di cui ho necessariamente bisogno, il sostegno, a criticare ad essere troppo palese e troppo leale, troppo sincera, difetto grandissimo, non sapere mediare, per nulla fra tutte le posizioni e nel non arrendermi mai. Potrei continuare, pagine e pagine ad elencare i difetti, e qualche raro pregio, del mio cuore ballerino e incostante, ma sempre leale, incapace di sotterfugi, incapace di complotti, e di odio anche momentaneo a disposto a rischiare tutto per una parola, a esporsi ingenuamente, Don Chisciotte inutilmente impavido. 






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